MarvelIt presenta…

 

 

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In seguito X-Force ha accettato la proposta di indagare sui vari omicidi compiuti nel Distretto M. Durante un sopralluogo sull'ultimo omicidio compiuto, X-Force è stata attaccata da Ossidiana, lo scontro è finito a favore del gruppo mutante grazie a Empath il quale è entrato momentaneamente nella squadra.

 

Dopo esser tornati alla base ed essersi riorganizzati, X-Force decide che il giorno successivo avrebbero iniziato le ricerche su Ossidiana la quale la ritengono colpevole degli svariati omicidi. La notte però Tarot, presa da follia, scappa dal gruppo ma viene abilmente rapita da Ossidiana stessa la quale la vuole sfruttare come ostaggio.

 

Il mattino seguente X-Force si sveglia non trovando più Tarot; la squadra si divide per cercare la loro compagna di squadra e mentre Cannonball e Phantazia affrontano Johnny Ohm, Magma fa conoscenza con una ballerina russa mutante di nome Maria Petrova. In seguito Cannoball è corso in soccorso di Magma dopo aver scoperto grazie alle Naiadi, che tutti gli omicidi sono tutti riconducibili a un gruppo di spietati killer. Contemporaneamente Warpath mentre stava fermando uno spacciatore di droga ha subito l’attacco di Plotone che l’ha sfidato a battersi. Infine Xorn e Delia chiusi a chiave per proteggersi nelle fondamenta della residenza di X-Force, scoprono improvvisamente che dentro la stanza c’era già qualcun altro.

 

 

 

GENESI SINISTRA

PARTE  5  DI  5

 

Storia: Luca Losito

Supervisione: Rossointoccabile

Supervisore capo: Carlo Monni

Presidente: Mr.T

 

***

 

Distretto M. Nel retro del teatro Tchaikovsky.

 

Il retro del teatro è un posto umido e buio. Costruito agli inizi del ‘900, il teatro Tchaikovsky ha visto passare per il suo palcoscenico alcuni tra le più grandi stelle della danza classica e dei cantanti lirici diventando con il tempo uno dei punti ti riferimento per gli appassionati di teatro di New York. L’arrivo dei mutanti in quel distretto ha segnato la sua fine. Quando gli abitanti del Distretto M videro arrivare persone mutanti nel loro quartiere, nelle loro strade e nei loro stessi palazzi decisero di emigrare, di trasferirsi lontano da quelle aberrazioni genetiche. Abbandonarono molti palazzi, tra cui anche il teatro. Solo ultimamente alcuni abitanti del Distretto M hanno iniziato a restaurare il palazzo, riaprendolo al pubblico con lo spettacolo “Il lago dei cigni”.

La porticina posta nel retro del teatro scricchiola lentamente facendo entrare un flebile raggio di luce all’interno del magazzino.

“Xorn. Lei è qui? Siamo nel posto giusto?” sussurra Delia Moony intimorita nell’entrare in quel luogo così buio e tetro.

“Sì Delia. Siamo nel posto che ci è stato indicato dalle Naiadi” risponde Xorn stringendo la mano di Delia per farle coraggio, mentre con l’altra accende una torcia.

I due mutanti iniziano a camminare dentro il grande stanzone che fungeva da magazzino di costumi e scenografia per il teatro. Ad un tratto sentono una voce mugugnare, come un pianto soffocato.

“Hai sentito?!” chiede Delia ancora più spaventata.

“Sì Delia, ho sentito anch’io quel rumore, sembrava come fosse un lamento. E sono anche riuscito a percepire da dove proviene” rispose Xorn puntando il fascio di luce contro la porta rossa di un camerino che veniva utilizzato dagli attori quando gli spettacoli andavano ancora in scena.

I due mutanti si avvicinano molto lentamente e con l'andare avanti sentono che il pianto si sente sempre di più.

Xorn appoggia la mano sulla maniglia ma si blocca, come se avesse paura.

Delia gli stringe le mani e gli fa cenno con il capo di andare avanti, di proseguire.

Xorn apre la porta e dentro la stanza illuminata solo da due neon appesi al soffitto, legata, si trova Tarot seduta su di una sedia, con polsi e caviglie legate e con un bavaglio sulla bocca.

-Marie!- urla Xorn riconoscendo Tarot e correndole incontro assieme a Delia.

-Calmati Marie ci siano noi ora – Delia cerca di calmare la sua compagna di squadra ancora presa da un pianto a dirotto.

Appena tolto il bavaglio Tarot iniziò a respirare affannosamente – Non capite! Non sentite! L'odore. Non riesco a respirare, soffoco!-  i due amici riescono a liberarla dalle corde che le cingevano caviglie e polsi e proprio in quel momento Tarot si alza di scatto in piedi spingendo via i suoi due compagni di squadra. Poi crolla sul pavimento in ginocchio e tutto attorno a lei compare una misteriosa nuvola di fumo dalla quale compare la personificazione della morte, uno scheletro avvolto in un manto nero che impugna una falce.

Xorn e Delia nel vedere quella scena non riescono a dire una sola parola e rimangono a terra con gli occhi sbarrati.

 

Distretto M. Residenza di X-Force.

Johnny smettila di fare l’idiota! Uccidi questi X-Men!- urla Ossidiana mentre continua a combattere contro Empath

Bene bene, vediamo a chi dovrò far friggere le cervella questa volta – dice il mutante guardandosi attorno, pronto ad accettare ogni sfida.

Proprio dietro Johnny a un tratto appare Cannonball che coglie di sorpresa il nemico con un pugno diretto al volto che va perfettamente a segno facendo cadere a terra il nemico.

Cannonball si avvicina al nemico pronto a colpirlo nuovamente quando viene bloccato da un improvvisa nuvola di zolfo dalla quale sputa la bella e letale Ossidiana – Ora mi vedi...- poi nuovamente scompare per poi ricomparire alle spalle di Cannonball colpendolo – ...ora non più!-

-Sai qual è il tuo problema, è che sei soltanto  un umano ora e non vuoi fartene una ragione- dice Ossidiana riferendosi alla condizione di Cannonball depotenziato.

-Mentre sai qual'è il tuo?- chiede Empath comparendo a sua volta dietro le spalle di Ossidiana e utilizzando il suo potere per rendere innocua la donna ed potersi avvicinare abbastanza per sussurrarle nell'orecchio.

-Che il tuo padrone Sinistro ti ha abbandonato e non vuoi fartene una ragione – le parole di Empath hanno lo stesso effetto di miliardi di spilli che infilzano la pelle, una sensazione di agonia e di tortura fa crollare Ossidiana a terra in preda a spasmi.

-Com'è semplice prendersi gioco delle emozioni altrui – ghigna sotto i baffi Empath guardando la sua nemica stesa a terra.

 

Nello stesso tempo Warpath e Plotone stanno nuovamente lottando. Plotone è visibilmente più possente e più massiccio di Warpath il quale però possiede una forza straordinaria ed ha dalla sua una elevata agilità che gli permette di evitare la maggior parte degli attacchi del nemico.

-Sono cento dei tuoi peggiori nemici- dice Plotone iniziando a colpire all'impazzata Warpath con i suoi fucili al plasma. La corsa inarrestabile di Plotone viene improvvisamente fermata da un pugnale che roteando gli si conficca nel petto facendolo urlare dal dolore.

Warpath corre verso il nemico preso dal dolore e con un balzo riafferra il suo coltello e lo riconficca nelle spalle di Plotone – Ora che è così preso dal dolore non me la prenderei per un aiuto esterno-.

- Si tranquillizzi Mr. Proudstar – dissero in coro le Cinque-In-Una avvicinandosi a Plotone con fare minaccioso – a lui ci pensiamo noi ora -

Le menti delle cinque Naiadi di Stepford si uniscono all'unisono e grazie alla loro telepatia riescono ad entrare dentro la mente di Plotone. - Dici di chiamarti Plotone, di essere il frutto nato dall'esperimento di Sinistro di unire in un solo essere la potenza e la forza di un esercito intero. La scorsa volta sei riuscito a difenderti dalla nostra telepatia sfruttando la composizione della tua mente di cento coscienze, ma stavolta non hai scampo. Abbiamo capito il tuo gioco. È non ci piace per nulla!- la potente telepatia delle Naiadi rivolse contro il nemico il suo stesso potere facendo prendere il controllo del corpo di Plotone a tutte e cento le coscienze dei soldati presenti dentro al suo corpo.

-Ottimo lavoro ragazze – si congratula Magma con le cinque ragazze – stiamo riuscendo a vincere su di loro. Dobbiamo resistere ancora un po'!-

In quel preciso istante dal soffitto Bioarma si lancia su Magma facendola cadere a terra e balzandole addosso.

-Prova anche solo a muovere un dito biondina e ti farò provare cosa vuol dire essere paralizzati dalla poliomelite- minaccia Bioarma mostrando gli artigli infetti ad Amara.

Il corpo di Bioarma viene sbalzato dall'altra parte della stanza da una forte onda d'urto.

-Sinistro ti ha reso un mostro Keith. Nonostante tutto, continui a batterti per il sogno di diventare un giorno un essere perfetto, ma non ti accorgi che Sinistro ti ha reso l'opposto- prosegue Faultzone aiutando Amara a rialzarsi in piedi.

 

-Sei una traditrice Maria!- urla Bioarma il quale grazie al suo scheletro, composto da ossa ultra flessibili non ha subito nessun danno all'attacco improvviso della sua ex compagna e ora si lancia su di lei per vendicarsi.

-Non ho tradito nessuno. Sto solo combattendo per una giusta causa, fermare voi pazzi psicopatici!- risponde Faultzone concentrandosi e rilasciando una potentissima onda d'urto dalle mani che fa sollevare in aria Biarma per farlo ricadere contro Johnny Ohm.

 

-NO! - urla Ossidiana cercando di aiutare i suoi due compagni di squadra, scoprendo però che il sangue infetto di Bioarma era entrato in contatto con le ferite di Johnny Ohm infettando quest'ultimo.

- Plotone è impazzito. Johnny è fuori combattimento così come Bioarma, Faultzone ha tradito. Imperfetti non possiamo vincere questa battaglia, ci dobbiamo ritirare!- teleportandosi per tutta la stanza Ossidiana inizia a recuperare tutti i suoi compagni di squadra oltre a recuperare anche il corpo in stasi di Solara.

-Non è finita X-Force! Torneremo e la prossima volta avremo dalla nostra parte l'essere perfetto!- urla Ossidiana contro il gruppo di mutanti per poi scomparire in una nuvola di zolfo assieme agli Imperfetti.

-è finita vero? Se ne sono andati giusto? - chiede Magma riunendosi al gruppo.

- Sì Amara, se ne sono andati. - le risponde Empath andandole incontro e abbracciandola.

- Almeno per ora- prosegue Warpath rinfoderando i suoi due pugnali.

 

-Faultzone, ti ringrazio per il tuo aiuto – dice Cannonball allungando la mano verso l'ormai ex-Imperfetta la quale a sua volta la stringe molto delicatamente.

- Che ne pensi di venire a vivere qui? Penso che nessuno della squadra possa avere qualcosa incontrario se ti unisci a noi- propone Amara alla sua nuova amica che l'aveva salvata poco prima.

- Ti ringrazio Amara. Ma ora come ora vorrei un po’ di tranquillità anche per dedicarmi alla danza e al teatro- risponde Faultzone con tono molto gentile. Magma allora si avvicina abbracciandola essendo veramente contenta per la scelta di dare una nuova direzione alla sua vita.

In quel momento entrano nella stanza Delia e Xorn tra le cui braccia si trova Tarot.

- Tarot!- urla Cannonball correndo verso i due.

- È viva. Il respiro e il battito cardiaco sono regolari ma...- dice Xorn facendo sedere su una sedia Tarot la quale sembra semi-coscente.

- Ma cosa?- prosegue Warpath cercando di capirne di più

- Non ragiona – prosegue Delia con tono un po' terrorizzato – appena siamo arrivati a liberarla ha iniziato a impazzire a dire frasi senza senso. Ha anche cercato di allontanarci utilizzando il suo potere di animare i tarocchi-

- Dannazione. Tarot è una preveggente, avrà visto qualcosa nel futuro che la rende così instabile – dice Cannonball ipotizzando un motivo per l'improvvisa situazione.

- Beh se è davvero così dobbiamo stare molto attenti... penso che Tarot abbia previsto la morte di qualcuno di noi – dice Delia con il cuore in gola.

 

 

CONTINUA…

NOTE

Termina in questo numero il secondo arco narrativo della rinata X-Force che ha visto entrare in scena uno dei più spietati nemici degli X-Men ovvero gli Imperfetti. Può sembrare che il gruppo sia stato definitivamente sconfitto ma dalle ultime parole di Ossidiana non sembra per niente ed io vi posso assicurare che rivedrete ben presto gli Imperfetti anche se non come potete immaginarveli.

Sembra anche che gli Imperfetti abbiano perso un membro del loro gruppo, la ballerina russa Maria Petrova alias Faultzone che pare abbia deciso di dedicarsi alla sua passione per la danza.

Infine la pazzia di Tarot sembra essere giunta al picco più alto e come ben ne deduce Delia Moony pare proprio che la preveggente abbia visto nell’immediato futuro la morte di qualcuno del gruppo.

 

Per finire come sempre un doveroso GRAZIE a Carlo Monni e a rossointoccabile, quest’ultimo con molta pazienza continua a supervisionare le mie storie di mutanti.